Nella religione etrusca , Fufluns ( etrusco : 𐌚𐌖𐌚𐌋𐌖𐌍𐌔 ) o Puphluns ( etrusco : 𐌐𐌖𐌘𐌋𐌖𐌍𐌔 ) era un dio della vita vegetale, della felicità, del vino, della salute e della crescita in tutte le cose.
Il suo equivalente greco è Dionysos (latino Dionysus), mentre il suo equivalente romano è Liber . Per questo motivo veniva chiamato anche Fufluns Pachies o Pacha.
Fufluns è solitamente raffigurato come un giovane senza barba, ma a volte viene raramente mostrato come un uomo anziano e barbuto. Fufluns veniva raffigurato nell’arte con il tirso , i satiri , le menadi e altri simboli apotropaici .
Fufluns è associato a molte altre divinità nell’arte, tra cui Apulu ( Apollo ) che è considerato suo fratello e sua madre Semla.
In associazione con loro, Fufluns era talvolta visto come una divinità ctonia associata al mondo sotterraneo e uno psicopompo che guidava e proteggeva le anime.
Fufluns era inoltre associato a una dea puramente etrusca chiamata Catha.
Dioniso “ibrido” dalla multiforme natura maschile e femminile, animalesca e divina, tragica e comica, Dioniso incarna, nel suo delirio mistico, la scintilla primordiale e istintuale presente in ogni essere vivente; che permane anche nell’uomo civilizzato come sua parte originaria e insopprimibile, e che può riemergere ed esplodere in maniera violenta se repressa e non elaborata correttamente.
Un dio arcaico della vegetazione, legato alla linfa vitale che scorre nelle piante[. In seguito fu identificato come dio dell’estasi, del vino, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi; venne quindi a rappresentare l’essenza del creato nel suo perenne e selvaggio fluire, lo spirito divino di una realtà smisurata, l’elemento primigenio del cosmo, l’irruzione spirituale della ζωή greca, ossia l’esistenza intesa in senso assoluto, la frenetica corrente di vita che tutto pervade.
Bacco (Bacchus) è una divinità della religione romana, il suo nome lo si deve all’appellativo greco Βάκχος (Bákkhos), con cui il dio greco Dioniso (Διόνυσος), veniva indicato nel momento della possessione estatica. Nella religione romana, Bacchus, da appellativo, diviene nome vero e proprio della divinità. In ambito etrusco corrisponde a Fufluns.
Dio del vino e della vendemmia, nonché del piacere dei sensi e del divertimento, il suo culto (baccanale) arrivò nella penisola italica nel II secolo a.C. Viene raffigurato spesso come un uomo col capo cinto di pampini, non magro né muscoloso: solitamente ebbro, spesso in mano ha una coppa di vino o il tirso. I riti relativi comportavano vari disagi alla comunità. Proprio per questo, il senato romano proibì i riti della divinità, (186 a.C.), con il Senatoconsulto de Bacchanalibus.
Bacco e i suoi culti furono soppiantati da Liber nell’epoca classica. Figlio di Giove e della mortale Semele è nato come un semidio, ma è stato promosso a divinità da Giove per aver inventato il vino. Divenne uno dei dodici dei maggiori prendendo il trono di Vesta.
Libero (detto anche Liber Pater) era il dio italico della fecondità, del vino e dei vizi. Dopo la soppressione da parte del Senato romano dei culti di Bacco, gli italici seguirono nuovi usi riferiti a quest’ultimo, certo più quieti dei baccanali.
Nonostante non vi fossero meri luoghi di culto nell’Urbe per Liber, i giorni seguenti il 17 marzo si festeggiavano i Liberalia, con feste e divertimenti (e riposo nei campi, in quanto Liber era dio agreste). In quei giorni non lavorativi, gli adolescenti avevano diritto a divenire adulti, secondo le regole del tempo, con l’assegnazione della toga virilis (toga praetexta) e del praenomen.
Liber, secondo le testimonianze giunte fino ad oggi, aveva come compagna la dea Libera.
Acratopotes ( greco antico : Ἀκρατοπότης ), nella mitologia greca il bevitore di vino non miscelato, era un eroe venerato a Munychia in Attica . Secondo Pausania , che lo chiama semplicemente Acratus, era uno dei compagni divini di Dioniso , che era adorato in Attica. Pausania vide la sua immagine ad Atene , nella casa di Polizione, dove era fissata nel muro.
Ceraon ( greco antico : Κεραων; alias Keraon ) nella mitologia greca è un semidio del pasto, in particolare della miscelazione del vino.
Polemos dice che a Mounykhia (Munychia) gli onori vengono resi all’eroe Akratopotes (Bevitore di vino non mescolato), e che tra gli Spartani statue di eroi chiamati Matton (Impastatore) e Keraon (Ceraon) (Mixer) sono state erette da alcuni cuochi nella mensa pubblica. In Akhaia (Acaia), anche, Deipneus, che ha preso il nome da deipna (Cene), è tenuto in onore.
Sileno ( / s aɪˈ l iː n ə s / ; greco antico : Σειληνός , romanizzato : Seilēnós , IPA : [seːlɛːnós] ) era un compagno e tutore del dio del vino Dioniso . È tipicamente più vecchio dei satiri del seguito dionisiaco ( thiasos ), e talvolta considerevolmente più vecchio, nel qual caso può essere indicato come Papposilenus .
Il plurale silenzioso si riferisce alla figura mitologica come a un tipo che a volte si pensa sia differenziato da un satiro avendo gli attributi di un cavallo piuttosto che di una capra, sebbene l’uso delle due parole non sia abbastanza coerente da consentire una netta distinzione.
Sileno presiede ad altri demoni ed è legato alla creatività musicale, all’estasi profetica, alla gioia ubriaca, alle danze e ai gesti ubriachi.
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