Condé Nast ha chiuso i collaterali, salvando solamente Vogue Italia. Lo ha deciso lo scorso 28 luglio comunicando ai comitati di redazione la volontà di sopprimere le testate legate al fashion magazine, da L’Uomo Vogue a Vogue Bambino, fino a Vogue Sposa, per un totale di 40 esuberi. A settembre l’azienda aprirà una finestra per le uscite volontarie, assicurando l’incentivo più alto della storia dell’editoria in Italia: 40 mensilità.
Una volta chiusa la finestra, l’azienda procederà con i licenziamenti, individuali o collettivi.
Una decisione cui i giornalisti delle testate interessate hanno risposto proclamando, a ridosso dell’annuncio, 4 giorni di sciopero a inizio agosto.
Nemmeno Vogue Italia, però, resterà intoccabile. Il fashion magazine portato al successo da Franca Sozzani e oggi diretto da Emanuele Farneti, sarà interessato da un profondo processo di ristrutturazione non appena saranno terminati i tagli ai giornalisti, il cui ritmo, secondo le indiscrezioni, sarà di una persona al mese.