Gli enologi ed i maestri cantinieri dello Champagne non sempre parlano del lavoro tecnico che avviene per creare quel tipo di pregiato vino.
La nostra curiosità giornalistica ci ha spinto a fare domande e…
Dopo che le uve sono state raccolte e trasportate in cantina, avviene la prima fermentazione.
A volte , ma non sempre, diversi vitigni come il Pinot Nero, lo Chardonnay e il Pinot Meunier vengono fermentati separatamente l’uno dall’altro.
Inoltre, ogni villaggio o cru, appezzamenti specifici di terreno con età delle viti ed esposizioni diverse, vengono fermentati separatamente.
Questo viene fatto per evidenziare caratteristiche diverse e creare essenzialmente uno strumento che il cantiniere possa utilizzare per creare la miscela perfetta.
Adesso cos’è il vino prima delle bollicine o il Vin Clair? È un vino fermo. Cioè ? Stiamo parlando dei vini giovani. Il profilo aromatico e l’acidità nitidi di questi vini sono la spina dorsale su cui sono costruiti tutti gli champagne.
Spesso ci viene insegnato che lo Champagne millesimato è il vino per eccellenza. No, se lo chiedi ai cantinieri. Secondo loro, in una buona annata, è relativamente facile produrre un ottimo champagne.
Ogni casa di Champagne ha il suo stile unico. È compito del cantiniere creare lo stesso anno dopo anno, ed è qui che entra in gioco la miscelazione.
Quando finalmente la miscela si sarà riunita, è il momento del dosaggio. Al vino viene aggiunto lo zucchero che aiuterà nella seconda fermentazione che avviene in bottiglia, che alla fine creerà tutte quelle bollicine.
Sembra semplice? No…non lo è affatto! Il dosaggio è in realtà una parte essenziale nella produzione dello Champagne.
Riepilogando: Dopo la prima fermentazione, un vino Champagne è innanzitutto cosiddetto “fermo”, cioè senza bollicine.
Molti viticoltori di Champagne sottolineano che tutto il buon champagne viene vinificato (inizialmente) allo stesso modo di un vino bianco di qualità.
L’effervescenza, infatti, avviene solo durante la seconda fermentazione durante la quale vengono aggiunti lieviti e zuccheri. Questo è ciò che chiamiamo vino limpido. E nello Champagne è consuetudine assaggiare il vino prima di passare alle bollicine.
Secondo molti viticoltori, questo metodo si rivela efficace per giudicare la qualità di un’annata e per determinare i futuri assemblaggi.
Poiché il disciplinare della denominazione autorizza la svinatura di vini limpidi solo a partire dal mese di gennaio successivo alla vendemmia, i viticoltori generalmente aspettano fino ad aprile per degustarli, in modo da far sviluppare gli aromi.
Per ridurre l’acidità, alcuni viticoltori lo servono a temperatura ambiente, cioè intorno ai 18 gradi. Siamo quindi lontani dalla tradizionale degustazione di champagne!
Jennifer Lapierre