La Francia ha subito un forte calo e ora produce il 50% in meno di vino rosso rispetto all’inizio del secolo. Questa tendenza al ribasso della produzione riflette il calo della domanda di vini rossi, in particolare in Europa, dove Germania, Francia, Italia e Spagna hanno registrato il calo più netto dal 2000.
Un’associazione interprofessionale della regione della Loira, la quale riunisce 34 denominazioni e denominazioni di Nantais, Anjou-Saumur e de la Touraine, oltre all’IGP Val de Loire, distribuita su 42.000 ettari e 14 dipartimenti dalla Vandea al Puy de Dome, ha lanciato un nuovo progetto politico, il cui obiettivo è quello di rafforzare la reputazione e il valore dei vini.
L’obiettivo finale del progetto politico è quello di riacquistare notorietà; ad esso hanno collaborato esperti conducendo ricerche sui vini rossi, bianchi, rosati e spumanti della regione. La ricerca, basata sui dati del 2022, ha rilevato che il vino rosso della Loira prometteva il maggior potenziale tra le quattro categorie per quanto riguarda i consumatori francesi.
Il potenziale di mercato rilevato indica nei rossi della Valle della Loira l’obiettivo su 7,8 milioni di nuovi consumatori francesi nei prossimi anni, oltre agli attuali 7,3 milioni di consumatori di vini rossi della regione.
La Loira sta sfidando la tendenza al ribasso dei vini rossi più pesanti e tannici, da cui i consumatori si stanno allontanando, con vini freschi e meno strutturati.