Le cantine italiane ed estere che hanno deciso di realizzare etichette dei loro vini in modo artistico sono in fase sempre più esponenziale.
La realizzazione di una etichetta ha dei segni distintivi di quel vino in bottiglia, ma non più per diversi adesso una semplice descrizione di ciò che è da descrivere per informare il consumatore.
Ieri come oggi, dai pionieri ai futuristi, l’arte è entrata nell’etichetta, nella quale si trovano omaggi floreali e onirici, futuristici e psichedelici, tutti comunque rappresentano o vorrebbero, dare una nota differente sull’acquisto di quella bottiglia di vino, non più anonima, bensì di pregio.
Le cantine che si dedicano a produrre questa tipologia di etichette artistiche e graficamente d’impatto sono ovviamente diverse, ma non sempre percepite come un’oggetto di collezione salvo i casi in cui la marca è ben nota.
Il rapporto tra cultura e arte ha quindi investito alcuni di quei produttori vitivinicoli più vicini al dare qualcosa di più, rispetto alla consueta etichetta.
E se l’etichette graficamente artistiche vengono sempre più valorizzate per dare agli appassionati del vino una bottiglia emozionale, non sono da meno coloro che, ad esempio, pensano al restauro dell’affresco della Madonna della Cintola di Benozzo Gozzoli ed il restauro del tempio di Selinunte.
La Toscana poi è foriera di innovazioni e progetti anche futuristici, non solo di valorizzazione e restauro del proprio patrimonio culturale e artistico, ma anche architettonico…ed ecco che in questo caso le cantine create in contesti paesaggistici quasi impercettibili nella natura.
Dall’arte dell’etichette all’architettura delle cantine fuori e dentro, passando dal individuare artisti con un premio biennale, testimonial di una tradizione con 700 anni di storia ed ancora la cultura vitivinicola che si rivolge alla contemporaneità coinvolgendo giovani a livello internazionale.