L’ultima vettura, una coupé TTS, è stata completata il 10 novembre, secondo un post Instagram sul sito ufficiale Audi con una foto sulla concept car TT originale del 1996, una TT decappottabile di prima generazione ed esempi di seconda generazione.
Sopra il cofano dell’auto, in una delle foto, c’è un bouquet di fiori che, a detta di molti utenti, assomiglia a quelle per i morti.
A parte questi macabri commenti, la produzione della TT iniziò il 18 febbraio 1998, circa tre anni dopo la prima presentazione del concept, e continuò attraverso tre generazioni con l’ultimo modello nel 2016.
Il nome è stato preso dalla gara Isle of Man TT (Tourist Trophy) dove i marchi storici NSU e DKW (entrambi successivamente confluiti in Audi) hanno avuto numerosi successi con le loro motociclette. NSU ha utilizzato il nome anche per una versione sportiva della sua coupé Prinz.
La TT originale introdusse lo stile pulito, ispirato al Bauhaus, che sarebbe diventato un punto fermo dell’Audi negli anni successivi.
I modelli TT hanno anche presentato nuove importanti tecnologie per il marchio, tra cui uno spoiler posteriore apribile elettronicamente, un quadro strumenti digitale e luci posteriori OLED.
Negli Stati Uniti, il TT si presenta con un modello TT Roadster Final Edition. La produzione è limitata a 50 esemplari disponibili nella vernice Goodwood Green, offerta l’ultima volta sulla TT di prima generazione.
Quel colore è combinato con interni in pelle Palomino Brown che presentano un’interpretazione moderna del caratteristico motivo a punto del guanto da baseball del TT originale.
La potenza proviene dal turbo-4 base da 2,0 litri, ma la Final Edition ottiene alcuni aggiornamenti prestazionali, tra cui sospensioni inferiori da 0,4 pollici con ammortizzatori magnetici e pneumatici estivi.
La fine del TT era già nei corridoi dal 2019. Al momento il successore se verrà fuori è ovviamente elettrico, poiché Audi si è impegnata a lanciare solo veicoli elettrici a partire dal 2026. La medesima sarà per la R8, già fuori produzione dal 2023.