Al prossimo Pitti Taste del 2024 c’è un evento dedicato al Vino in Anfora che ha incuriosito il nostro senso di giornalismo d’inchiesta, poiché di consueto non si inventa nulla di nuovo in questo mondo terracqueo.
Ed infatti cercando e chiedendo ad esperti del settore veniamo a sapere che gli antichi egizi, greci e romani usavano una qualche forma di vaso di terracotta con manico (l’anfora) per trasportare merci e liquidi finiti.
L’angolo del mondo che sembra essere maggiormente responsabile del vino come lo conosciamo è quello dell’Europa sud-orientale, con gli strani vasi sepolti, il vino delizioso e le città d’alta quota.
Come ha detto molte volte Andrew Beckham di Beckham Estate in Oregon, il nome di anfora dato a questa nuova rinascita di vini non è proprio accurato.
Il ceramista ed enologo realizza i propri contenitori, utilizzati sia per fermentare che per invecchiare i vini. Richiedono un nome completamente diverso, tecnicamente, sosterrebbe. Le anfore erano tipicamente riservate ai prodotti finiti.
I suoi (chiamati NOVUM), come in Georgia (dove li chiamano Qvevri), vengono utilizzati durante tutto il processo di vinificazione.
Negli ultimi dieci anni circa, grazie al desiderio collettivo di vini strani provenienti da luoghi inaspettati, lo stile è tornato in vita. Come riporta SevenFifty, il paese è passato da 80 aziende vinicole registrate a 961 tra il 2006 e il 2018. È una statistica incredibile, ma diventa comprensibile quando si inizia per cogliere la natura del vino.
I vignaioli sono attratti dalla purezza del frutto racchiuso nei vasi di argilla. Anche la forma può essere vantaggiosa, poiché spesso la natura curva dei vasi favorisce anche l’invecchiamento sui lieviti (le cellule di lievito esaurite e la sostanza che dà sapore sul fondo del vaso).
Le anfore sono popolari per molti altri motivi. Poiché il mondo del vino cerca di imitare gli antichi modi di fare, questa è una strada ovvia da perseguire. Fare vino in questi contenitori significa tornare alla nascita stessa del settore.
Anche la natura porosa dell’argilla è attraente, esponendo il vino all’aria e favorendo un interessante insieme di sapori.
Inoltre, a causa di tale esposizione, i vini tendono a invecchiare più rapidamente. Questo per non parlare della meravigliosa natura di queste creazioni super artistiche.
Le anfore sono fatte di argilla e sono disponibili in diverse dimensioni. Possono essere utilizzati per la fermentazione e/o l’invecchiamento dei vini, sia rossi che bianchi. Possono essere sepolti nel terreno, semisepolti o non sepolti affatto.
La prima domanda che ti poni è perché le persone li usano ai nostri giorni. Non sembra la scelta più ovvia.
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