L’azione nel mercato del commercio valutario è da 7,5 trilioni di dollari al giorno. Una ben nota società tecnologica detiene 135 miliardi di dollari in derivati sui cambi, alcuni dei quali vengono utilizzati per proteggersi dalle fluttuazioni valutarie nei suoi numerosi mercati.
Un’altra settore tecnologico ha circa altri 60 miliardi di dollari di questi contratti. In confronto, gli hedge fund focalizzati sulla valuta mondiale gestiscono complessivamente 78 miliardi di dollari.
La scala dei numeri cattura l’enorme cambiamento che ha avuto luogo nel mercato negli ultimi anni. Le più grandi banche di Wall Street chiedono sempre più ai loro trader di valuta di soddisfare le esigenze delle più grandi aziende del pianeta, nella loro ricerca di commissioni più stabili e ricorrenti.
In un certo senso, può essere visto come il mondo del forex che sta diventando noioso. Fuori ci sono i commercianti turbolenti che agitano le braccia e passano le loro giornate scambiandosi battute e urlando offerte in slang.
Invece, entrano in gioco i nuovi titani: banchieri aziendali dalla parlantina pacata che godono dell’attenzione dei tesorieri e dei capi della finanza aziendale di tutto il mondo.
Le aziende sono diventate il pane quotidiano delle divisioni valutarie, portando non solo affari costanti ma margini più ampi.
Secondo la società di dati Vali Analytics, i ricavi delle operazioni in valuta aziendale presso le cinque banche più grandi del mondo sono aumentati di circa il 30% negli ultimi cinque anni. Per le prime 50 banche, oggi rappresenta in media più della metà di tutte le entrate valutarie.
Il cambiamento è in parte legato alle nuove normative che hanno costretto gli istituti di credito a ridurre le loro offerte di scambio di valuta per i più grandi gestori patrimoniali del mondo all’indomani della crisi finanziaria globale.
L’altra forza trainante è stata il calo della volatilità valutaria. Quella linfa cruciale per il mercato è scemata durante il periodo di tassi di interesse estremamente bassi e di allentamento quantitativo, e molti investitori hanno abbandonato il mercato.
Il numero di hedge fund focalizzati sul Forex è diminuito dell’82% rispetto al suo massimo storico nel 2007.
Alla Deutsche Bank, sede di uno dei più grandi uffici di negoziazione valutaria del mondo, le opportunità aziendali sono parte del motivo per cui crede di poter ancora raggiungere i suoi obiettivi finanziari nonostante il crollo dei ricavi commerciali del settore che ha colpito il colosso bancario tedesco e i suoi rivali nei primi sei mesi dell’anno.