Per diversi anni abbiamo utilizzato i prodotti +Watt, trovandoli a volte buoni altre stucchevoli, ma ovviamente come sempre diciamo ognuno ha il suo gusto personale, salvo però il valore nutritivo delle barrette e suoi risultati a livello prestazionale sportivo. Gli integratori ovviamente non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata e di un sano stile di vita. Inoltre i risultati non sono garantiti e cambiano da persona a persona.
Detto quanto sopra passiamo al prodotto, cioé la barretta proteica Sybar Shape.
La prima cosa che abbiamo notato è l’assenza di ricopertura della barretta, in quanto altre da noi testate con nutrienti simili, sono di consueto con uno strato di cioccolata.
L’assenza di questo strato, a nostro parere, rende meglio il sapore della barretta. Inoltre se a primo acchito sembra pastosa, questo non è, secondo noi, un difetto, ma anzi possiamo dire che si scioglie in bocca molto più velocemente di altre.
Abbiamo però notato che alcuni gusti sono stucchevoli se assunti più di uno nella stessa performance sportiva. A questo proposito consigliamo sempre di assumere piccoli sorsi di acqua per sciacquare la bocca, ma anche deglutire meglio l’impasto della barretta stessa.
Quali ingredienti ci sono in questo tipo di barretta?
Sciroppo di glucosio, proteine del latte, soia nuggets (proteine di soia, amido di riso),*, olii vegetali (da palma e cocco), frutto-oligosaccaridi, sciroppo di glucosio e saccarosio, sciroppo di riso,
emulsionante: mono e digliceridi degli acidi grassi; albume d’uovo in polvere, trigliceridi a media catena,
antiossidanti: calcio ascorbato e calcio lattato; farina di guar; inulina, aromi,
edulcoranti: ciclammato di sodio e acesulfame K.
gusto Mandorla: * granella di mandorla tostata 7%,
edulcorante: sciroppo di sorbitolo, pasta di mandorla 5%.
Per i più pignoli indichiamo di seguito alcuni di questi ingredienti dai nomi un pò particolari (Fonte Wikipedia):
L’acido L-ascorbico (noto anche come vitamina C, o principio antiscorbutico) è un composto organico con proprietà antiossidanti presente in natura. La vitamina C è presente in alcuni alimenti, insieme con bioflavonoidi, soprattutto nei vegetali a foglia verde, peperoni, pomodori, kiwi e negli agrumi, particolarmente concentrata nel frutto di ciliegia amazzonica, l’acerola, e nella rosa canina.
L’inulina è presente soprattutto nei tuberi di topinambur, nella cicoria e nelle radici di scorzonera. Non è digeribile dall’uomo; dal punto di vista alimentare rappresenta una fibra solubile.
Il ciclamato (a volte chiamato ciclammato) è un dolcificante artificiale a elevato potere edulcorante che viene spesso usato in associazione alla saccarina nella produzione di sciroppi semplici e sciroppi medicati dietetici o per diabetici. Per ciclamato tout court s’intende il sale formato dall’acido ciclammico con sodio o calcio. Il suo potere dolcificante, da 30 a 50 volte superiore al saccarosio, fu scoperto casualmente nel 1937 da Michael Sveda, ricercatore all’Università dell’Illinois. Il ciclamato è stato sospettato di essere cancerogeno ad alte dosi, in base ad alcuni studi sui ratti.
L’acesulfame K è un edulcorante artificiale, chiamato anche acesulfame potassico (K è il simbolo del potassio). È conosciuto anche come E950. L’acesulfame K, un sale di potassio, è stato scoperto casualmente nel 1967 dal chimico tedesco Karl Clauss, della compagnia Hoechst AG (oggi Nutrinova). Ha un potere dolcificante pari a 200 volte quello del saccarosio, uguale a quello dell’aspartame e pari a metà di quello della saccarina. Allo stesso modo della saccarina però ha un retrogusto amaro. Spesso l’acesulfame K è utilizzato insieme ad altri edulcoranti, solitamente il sucralosio e l’aspartame. Come per gli altri additivi alimentari, l’acesulfame K è stato criticato per la possibile nocività, benché gli studi effettuati dimostrino il contrario. Ulteriori obiezioni riguardanti il potenziale effetto cancerogeno e la ricerca poco approfondita sulle conseguenze nocive del prodotto sono state smentite sia dalla Food and Drug Administration sia dalla Scientific Committee on Food dell’Unione europea.