Dal 1994 ad oggi le aziende si sono evolute nel utilizzare Internet per promuovere i loro servizi e prodotti, quindi fare pubblicità targhettizzata. Il problema rimane però la mentalità di chi fa la scelta di un media piuttosto che un altro, cassando blog o magazine che potrebbero avere anche una visibilità più tematica dei mega portali. Nel contempo sono sorti i social network, i quali hanno iniziato a rodere il mercato degli annunci pubblicitari, ma se le statistiche evidenziano un quadro evolutivo con le aziende parzialmente soddisfatte, dall’altra ci sono i marketer non pienamente convinti che gli annunci nei social net dimostrano un risultato efficace, cioé convertire l’utente in un cliente. In effetti da quanto abbiamo avuto modo di verificare, la pubblicità su Facebook non corrisponde alle esigenze di chi cerca quel tipo di servizio o prodotto. Ad esempio ci sono alcune case auto che utilizzano messaggi fastidiosi, a volte commentati da falsi utenti per provocare la reazione alla risposta. Confrontando questa situazione con l’altro social net, cioé Twitter, si verifica una situazione molto meno intrusiva, sul quale l’utente è soddisfatto. Ovviamente non è facile cercare nel dirottare l’utente che conversa con gli amici, verso l’acquisto di un prodotto/servizio, poiché l’attività sui social è quello di condividere e socializzare, ma non cercare un servizio/prodotto, salvo il contrario.
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24 Aprile 2024