
La quota del vino nel mercato globale dell’e-commerce è destinata a ridursi nei prossimi anni, questo secondo le previsioni dell’IWSR, in cui i produttori di birra/sidro/prodotti da bere pronti e liquori hanno già verificato maggiori guadagni.
L’e-commerce sul totale globale delle bevande alcoliche è cresciuto fortemente durante la pandemia di Covid-19, con vendite in valore nei 16 maggiori mercati di e-commerce globali in aumento a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del +30% tra il 2019 e il 2021. Si prevede che questa crescita moderato negli anni a venire, con un valore in aumento ad un CAGR del +6% tra il 2021 e il 2026.
Il vino pertanto ha già iniziato a ridurre la sua quota di mercato, anche se gradualmente, e continuerà in ascesa nei prossimi anni. La categoria degli alcolici crescerà ad un CAGR del +7%.
Il baijiu in Cina domina la crescita degli alcolici, poi c’è il whisky e l’agave negli Stati Uniti che registrano i risultati più forti.
L’aumento di birra/sidro/prodotti di pronto consumo è in rapida espansione anche in Brasile e Messico.
A livello globale c’è un aumento dei bevitori di vino, ma lo non acquista online in quanto c’è scarsa fiducia su vari parametri (vendita, reso, servizio, ed altro).
La considerazione per l’acquisto di vino online tende ad essere maggiore nei mercati con minore penetrazione, come gli Stati Uniti e alcuni mercati europei.
In Portogallo, ad esempio, solo il 20% dei bevitori abituali di vino acquista vino online. In Cina il mercato è ribaltato su una ampia percentuale di acquirenti on line.
I consumatori scelgono i rivenditori online in base a una serie di fattori, tra cui i più significativi sono l’ampia gamma di prodotti disponibili e la presenza di promozioni o offerte speciali. Dove l’uso delle app è più diffuso, come in Brasile e Cina, la velocità di consegna è più apprezzata che altrove in primis l’occidente.
Fonte
IWSR