La musicoterapia può essere utilizzata a vari livelli, quali l’insegnamento, la riabilitazione o la terapia.
Per quanto riguarda la terapia e la riabilitazione, gli ambiti di intervento riguardano preminentemente la neurologia e la psichiatria:
autismo infantile
ritardo mentale
disabilità motorie
morbo di Alzheimer ed altre demenze
psicosi
disturbi dell’umore
disturbi somatoformi (in particolare sindromi da dolore cronico)
disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa)
malattia di Parkinson
In ogni caso, gli interventi di tipo clinico rimangono di esclusiva competenza degli esercenti le professioni sanitarie.
Lo studio della musica in medicina è un campo sempre più in via di sviluppo che in passato è stato largamente indirizzato all’utilizzo della musica come terapia complementare. Sempre più interesse si è concentrato sulla comprensione dei meccanismi fisiologici che sottostanno agli effetti della musica e sulla capacità di essa nel modulare le risposte metaboliche.
La ricerca ha stabilito un ruolo della musica nella regolazione dell’asse ipotalamo-ipofisario, del sistema nervoso autonomo, del sistema immunitario, che hanno, a loro volta, un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo e del bilancio energetico.
Scoperte più recenti hanno dimostrato un ruolo della musica nel recupero metabolico dallo stress, nella motilità gastrica ed intestinale, nella modulazione dei sintomi gastrointestinali legati al cancro, e nell’aumento del metabolismo lipidico e della clearance dell’acido lattico durante l’esercizio e il recupero dopo lo sforzo.