L’intelligenza Artificiale si sta logicamente evolvendo in quanto impara dai computatori collegati in cui gli esseri umani nel corso degli anni, sin dalla sua nascita, hanno inserito in banche dati di tutto il mondo.
Nel 2012 si parlava di Intelligenza predittiva, che applicata ai processi “avvicinava l’uomo al futuro”, poi si è passati all’Intelligenza cognitiva, che diagnostica le cause di un fenomeno, e poi di Intelligenza interattiva, che presiede all’interazione uomo-machina e allo scambio di dati, di esperienze e anche di conoscenza.
Da recente si è aggiunta l’Intelligenza generativa, di cui la più nota applicazione è ChatGPT, che funziona come un rastrello il quale raccoglie quello che trova in tutta la Rete.
ChatGPT, nel momento in cui viene però applicato ad un settore ben preciso, meglio se trattasi di un’azienda, diventa più affidabile, se i dati forniti sono corretti, pertanto riesce a fornire soluzioni ottimizzate.
Nel caso dell’industria alimentare, l’AI è capace di simulare tutte le possibili combinazioni e di cercare i gusti di un determinato mercato sulla base di input fondati su dati storici o immessi dall’azienda X o Y.
Quello che lascia perplessi è il fatto che l’AI è stata utilizzata per creare comporre il vaccino a base di RNA contro un inesistente virus quale il Covid-19, quindi chi ha istruito l’IA ha falsato i dati?
L’IA comunque affascina e sta coinvolgendo anche una fetta di ignari consumatori incapaci di capire che non si tratta di un gioco, ma di una entità virtuale la quale può creare situazioni non piacevoli.
Ovviamente vi sono ambiti in cui l’IA è più controllata, come prima indicato; lo è ad esempio inoltre nei sistemi di monitoraggio, raccolta dati ed elaborazione attraverso algoritmi agronomici per fornire predizioni su ciò che potrebbe accadere.
Le aziende, capaci di saper utilizzare l’IA, possono riuscire a prevedere i danni da parte della peronospora, oltre a ottenere benefici come risparmio di acqua, trattamenti fitosanitari e fertilizzanti.
L’IA nel momento in cui viene inserita in un umanoide o robot incide in modo significativo sui costi, ma può anche danneggiare il lavoro di categorie specifiche, come ad esempio la cucina (Ne abbiamo parlato in altro articolo).
L’Intelligenza Artificiale è attualmente utilizzata in agricoltura e in viticoltura ed enologia in particolare sulle lavorazioni specifiche di alghe, lieviti, batteri. Ovviamente c’è chi ritiene che gli umani non possono essere sostituiti nel futuro in quanto una macchina, per quanto intelligente, non ha sensibilità e lungimiranza.