
La quantità di rifiuti ha aumentato l’inquinamento nell’industria della moda, pertanto l’UE con le nuove norme le obbligherà a riciclare i vestiti avendo questo come priorità assoluta. Questa situazione comporterà alle aziende l’assunzione di operai e ci sarà quindi un aumento dei costi al consumatore finale ?
Un’azienda nel sud-ovest della Francia ha creato dei robot con l’IA che sostituiranno gli umani nella lavorazione del riciclaggio dei vestiti.
Il gruppo di ricerca di tale azienda ha creato questi robot in grado di scansionare gli indumenti, identificare elementi duri come cerniere e bottoni e utilizzare un laser per ritagliarli.
Ha anche costruito un robot che afferra le scarpe con un grande braccio meccanico e strappa le suole.
Ora il dubbio di molti da noi intervistati è stato se questi robot sono sicuri, considerando la forza meccanica, l’IA e l’utilizzo del laser.
A parte questo è evidente che le aziende. dovranno investire nell’acquisto di questi robot, probabilmente togliendo braccia di operai che rimarranno senza lavoro.
Intervistando il CEO di tale società che ha creato questi robot, la risposta è stata lapalissiana:”Era una questione di uova e galline”.
Il fatto che sino a ieri il riciclo era ridotto ai tessuti e agli accessori, adesso si è aggiunto altro come le suole delle scarpe le quali con un gesto di potenza meccanica vengono strappate a differenza del classico procedimento di ‘cottura’ per sciogliere la colla e poi togliere la suola a mano.
Ovviamente se pensiamo che soltanto l’1% dei prodotti tessili in Europa viene trasformato in nuovi vestiti e che, la maggior parte finisce come isolamento delle abitazioni, imbottitura o asfalto per la pavimentazione delle strade, questa nuova progettualità sull’utilizzo di robot con IA nel riciclo è proprio l’uovo e la gallina.
Come forse pochi sanno, gli abiti sono solitamente un mix complesso di materiali che devono essere separati attentamente per mantenere le fibre in buone condizioni e, se c’è qualche speranza di rifilarle in nuovi indumenti, questo diventa un recupero di soldi per l’azienda.
Il motivo per cui queste invenzioni stanno finalmente emergendo è che sono imminenti nuove severe norme europee, le quali costringeranno le aziende di abbigliamento a utilizzare una determinata quantità di fibre riciclate nei loro indumenti.
Le lobby politiche vedono un potenziale economico nel riciclaggio e, dicono nuovi posti di lavoro nel settore manifatturiero, se verrà consentito di gestire alcune delle 200.000 tonnellate di rifiuti tessili attualmente spediti al macero ogni anno.
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