Il consumo globale di vino, secondo l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), ha subito un “cambiamento strutturale”, con i vini bianchi e rosati che ora superano i rossi in popolarità, in gran parte guidati dal successo di spumanti come il Prosecco italiano.
Il consumo di vino bianco, dal 2017 al 2023, è cresciuto del 42,2% nel mercato, mentre il rosé è salito al 9,5%, superando il 48,3% del vino rosso, secondo i dati dell’OIV.
I principali consumatori di vino bianco sono gli Stati Uniti (18,3 milioni di ettolitri), l’Italia (14,2 Mio hl) e la Germania (8,4 Mio hl), seguiti da Francia, Regno Unito, Russia, Spagna, Australia, Romania e Argentina.
Negli ultimi due decenni, la produzione e la domanda globale di vino rosso hanno registrato un notevole calo.
Nel 2021, la produzione è diminuita del 25% rispetto al picco del 2004, passando dal 48% al 43% della produzione totale di vino dall’inizio del secolo.
La domanda di vino rosso è diminuita nei principali mercati europei come Germania, Francia, Italia e Spagna, mentre paesi come Cina, Stati Uniti, Russia e Brasile hanno mostrato una crescita. In particolare, i primi sei paesi per consumo di vino rosso sono al di fuori dell’Europa, principalmente in Sud America e Asia orientale.
Al contrario, la produzione e la domanda globale di vino bianco sono aumentate dal 2000. La produzione di vino bianco è aumentata del 13% rispetto al suo punto più basso nel 2002 e ha superato la produzione di vino rosso ogni anno dal 2013.
La quota di vino bianco nella produzione globale è passata da una media del 46% al 49% negli ultimi anni, sostenuta da un’impennata della produzione di spumanti, soprattutto in Italia (trainata dal successo globale del Prosecco), negli Stati Uniti, in Sudafrica e in Australia.