Quando ci hanno riferito che c’è l’ipotesi nel impiantare un vigneto di 8 ettari sul tetto dell’Aeroporto di Peretola a Firenze, siamo rimasti attoniti in quanto la zona ovviamente non è priva di inquinamento dagli aerei.
Dunque la nuova struttura, riferiscono locali, sarà anche dotata di cantina per la produzione e l’invecchiamento del vino.
Il verde sul tetto non è un concetto nuovo. Il progetto dell’Università di Buenos Aires, ad esempio, dello studio Rafael Viñoly Architects(1) vanta un tetto quasi interamente ricoperto di verde. Ma…un conto è il tetto verde ben altro impiantare una vigna!
Dopo aver consultato enologi e ingegneri agrari, per analizzare l’equilibrio necessario tra le necessità del vigneto e le caratteristiche essenziali di luce e aria all’interno dello spazio interno, è probabile che la porzione produttiva di 2,4 ettari del vigneto dovrebbe essere situata lontano dalla vicinanza degli aerei.
L’azienda avrebbe intenzione di confinare all’estremità inferiore del tetto, opposta alle piste, un terreno solido sottostante anziché con spazio calpestabile. Questo design, dicono, non solo riduce il rischio di incidenti dovuti alla vicinanza delle viti agli aerei, ma fornisce anche ampio spazio per la crescita delle radici.
La manutenzione e la gestione del vigneto e della cantina saranno probabilmente affidate a uno dei principali viticoltori toscani, ma il nome per questo ruolo deve ancora essere deciso.
Noi ci chiediamo chi si prenderà la responsabilità nel impiantare una vigna sopra il tetto di un terminal, con anessi e connessi ?
Di certo il fenomeno della vigna urbana non è un nuovo concetto, tant’é che, infatti, dal 2016 c’è l’azienda Rooftop Reds che ha sviluppato sopra il tetto di un edificio di Brooklyn un vigneto che produce Cabernet, Merlot e Malbec, Devin Shomaker, coltivati in 42 vasi riempiti con una terra speciale, contenente vetro riciclato triturato, in grado di favorire il drenaggio. Ogni anno, con il raccolto si producono quasi 30 casse di vino.
La proprietà dell’Aeroporto di Firenze è detenuta da Corporación América, un conglomerato con proprietà globale di numerosi aeroporti e operazioni che abbracciano vari settori come l’agroalimentare, l’energia e le infrastrutture.
Eduardo Eurnekian, presidente armeno-argentino della Corporación América, possiede anche due aziende vinicole, attualmente gestite da sua nipote, Juliana Del Aguila Eurnekian. Una di queste, Bodega del Fin del Mundo, si trova in Patagonia e si estende su oltre 800 ettari. L’altra, l’azienda vinicola Karas, è la principale azienda vinicola dell’Armenia.
Viñoly sostiene che Eurnekian comprende pienamente la profonda responsabilità implicata nello sviluppo di un aeroporto per Firenze. L’anno scorso il suo legame con Firenze è stato riconosciuto quando il sindaco Dario Nardella gli ha consegnato le chiavi della città.
Fonte
NOTA
Lo studio di Architettura si occuperà nel aggiornare le strutture della Rockefeller University. L’Università dovrebbe preservare il giardino progettato dal famoso architetto paesaggista Dan Kiley e promuovere il carattere storico degli edifici che lo confinano.