
La proposta arriva da una società del settore ed è piuttosto particolare trattandosi di un segmento in cui lo yacht viene acquistato o noleggiato, ma quello di condividerlo è pionieristico.
In pratica consente agli armatori di godersi lo stile di vita dei superyacht e dei suoi vantaggi senza l’impegno, i problemi e le spese della piena proprietà.
Un soggiorno a bordo può essere paragonato a un hotel di lusso in mare, tra i membri del club privato più esclusivo del mondo, questo secondo quanto riferito dal co-fondatore della Holdings Luxury Super Yacht.
Si tratta quindi di fornire un servizio con almeno una media di cinque settimane di utilizzo all’anno, su un vasto itinerario da loro scelto in location ovviamente di lusso. Ovviamente stiamo parlando di super yacht dal valore di oltre 100/150 milioni di euro.
Il noleggio di un super yacht si aggira su un costo di circa 1,2 milioni di euro a settimana, mentre il programma del condiviso darebbe la possibilità di fornire ai proprietari una partecipazione garantita di X milioni di euro all’anno, grazie a coloro che pagherebbero una quota annua per Y che copre tutte le spese.
Il sistema non è considerabile come una multiproprietà in quanto i proprietari godranno di una quota azionaria sullo super yacht, la quale potrà essere venduta in qualsiasi momento.
A far chiarezza su questo concetto uno dei nostri esperti di nautica, in cui è scettico di questa nuova gestione, ma nel contempo porge una flessibilità e garanzie di costi e manutenzione rispetto alla proprietà.
Lo yacht condiviso comporta quindi la possibilità di acquistare una parte di esso, investendo sopra una quota X e vendere la sua parte quando non è più interessato a mantenere il bene che possiede parzialmente.
La comproprietà ad uso condiviso è una novità per la nautica da diporto, ma è nota fra gli operatori del settore essendoci navi residenziali di proprietà private nel mondo.