
Il golf si distingue da altri sport anche per quanto riguarda la competizione a livello dilettantistico e professionistico.
Infatti, chiunque sia abilitato all’uso del campo (in genere i giocatori che possiedono un handicap), può iscriversi a gare aperte solo ai dilettanti ed organizzate dai vari club sui propri campi da gioco.
Queste competizioni, generalmente giocate con formula Stableford (dal nome del suo inventore), che in sostanza permette di non concludere una o più buche senza essere particolarmente penalizzati al contrario della formula Medal adottata dai professionisti dove si deve segnare il punteggio di ogni buca pena la squalifica, sono ormai molto sviluppate ed hanno cadenza anche giornaliera, più spesso però vengono organizzate di sabato e domenica.
Tramite queste gare si ha l’occasione di giocare dovendo seguire le stesse regole che governano i grandi tornei dei professionisti, nonché la possibilità di vincere vari premi o abbassare il proprio livello di handicap, divenendo così ufficialmente giocatori più bravi.
All’interno dei singoli club non mancano poi campionati sociali. Esistono anche veri e propri tornei per dilettanti, itineranti in vari campi a livello nazionale o internazionale, alla fine dei quali spesso è previsto un premio relativamente prestigioso, sebbene la Federgolf (la Federazione Italiana di questo sport) non permetta ad un dilettante la vincita di un premio di valore superiore a 700 €.
Molti professionisti si limitino a dare lezioni presso i club locali e a gareggiare in eventi circoscritti, i migliori della categoria competono internazionalmente in vari tour.
Questi sono organizzati da varie federazioni note con il nome di PGA (Professional Golfers’ Association), fra le quali quella americana che organizza il PGA Tour e quella europea che organizza lo European Tour.
I tornei più prestigiosi sono per tradizione i quattro Major che si svolgono a cadenza annuale da aprile ad agosto. wikipedia.