Gli occhiali sportivi con realtà aumentata sono un progresso tecnologico che cerca di aumentare la nostra soglia di percezione e, dicono, aiutare a controllare il nostro ambiente. Sono stati inizialmente sviluppati per ciclisti, atleti e nuotatori professionisti, ma da allora sono stati adattati per altri tipi di sport, attraverso l’incorporazione di microprocessori e sensori nei nostri vestiti e oggetti di uso quotidiano.
Le tecnologie indossabili (o che possono essere indossate sul corpo) sono state incorporate in abbigliamento, calzature e accessori e sono costituite da potenti microprocessori e sensori che interagiscono con gli utenti.
Questi nuovi occhiali sportivi con realtà aumentata (AR) combinano immagini digitali sovrapposte a un’immagine reale di un percorso, strada o paesaggio su cui si sta viaggiando per guidarci durante il viaggio.
La capacità di percezione è aumentata, ma distrae in particolare per i ciclisti; certo offre agli utenti la possibilità di monitorare e controllare le proprie prestazioni sportive in tempo reale.
I dati possono variare da velocità, medie, altitudine, posizionamento (GPS) e distanza percorsa, nonché frequenza cardiaca e consumo calorico, che vengono visualizzati attraverso lo schermo interno dell’obiettivo senza ostacolare la visione dell’utente.
Chi guarda qualcuno che indossa questi occhiali vede solo il loro design sottile ed elegante. Per coloro che li indossano, possono visualizzare i dati sopra indicati.
Qual’é il principale problema di questa tecnologia ? A parte decantare che forse aiutano a migliorare le prestazioni sportive (ovviamente bisogna allenarsi), possono essere sostituiti con altre tecnologie attuali, come cardio al polso o al petto, strumenti gps, app al telefono e software al computer specifici.
Di questa tecnologia ne avevamo già parlato quando la Garmin ne inventò un modello, parecchio peso da indossare come occhiali, poi i cosiddetti sun glass li ha fatti anche la google, un ulteriore mattone.
Questo tipo di occhiali, quando sono collegati a smartphone e altri dispositivi, espandono la percezione e l’interazione degli utenti con il loro ambiente. Questo vuol dire che non va bene se la tecnologia distrae, quindi preferibile usarla staticamente che in movimento:
Esiste una serie variegata di applicazioni complementari che consentono di memorizzare dati, fissare obiettivi o aggiungere programmi di allenamento. Alcuni modelli incorporano anche comandi vocali e la possibilità di visualizzare testo o immagini, ricevere e rispondere a chiamate, scattare foto e video o semplicemente ascoltare musica.
Attualmente ci sono diversi sviluppatori che hanno annunciato presenteranno i propri modelli di occhiali intelligenti nel prossimo futuro.
Queste tecnologie AR, per quelle che abbiamo testato, attualmente le riteniamo molto pericolose, come altrettanto i pannelli sui cruscotti delle auto. Ovviamente se qualcuno si è trovato bene, evitando nel distogliere lo sguardo dalla strada per sapere i vari dati, lo scriva alla nostra redazione: reportersfreelance@gmail.com
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