La città canadese di Toronto ha deciso, giovedì 31 ottobre 3019, di non rompere il suo impegno con il digitale Goliath, destinato a dare vita al primo eco-quartiere futuristico progettato da uno dei giganti del web.
Questo spettacolare progetto, annunciato con grande clamore nell’ottobre 2017, è apparso sempre più fragile negli ultimi mesi, poiché sia l’opposizione di molti residenti sia l’appetito di Sidewalk Labs, società consociata di Google, sono diventati più forti.
“Sidewalk Labs ha ascoltato le nostre preoccupazioni e quelle del pubblico e ha confermato che avrebbe apportato modifiche significative alla sua proposta”, ha dichiarato Stephen Diamond, presidente di Waterfront Toronto.
Waterfront Toronto, l’autorità pubblica che riunisce la città, la provincia dell’Ontario e il governo federale per riqualificare i brownfields sul lago Ontario, ha scelto due anni fa di fidarsi di questa giovanissima filiale di Alphabet, specializzata nello sviluppo urbano. A capo di questa filiale “città intelligenti”: Dan Doctoroff, un uomo d’affari che è stato il grande manitou della pianificazione urbana a New York negli anni 2000, insieme al sindaco Michael Bloomberg.
La sua missione a Toronto: immaginare sulla parcella di cinque ettari di Quayside, molto vicino al centro città, un quartiere del ventunesimo secolo, in prima linea nella pianificazione urbana, nell’architettura e nell’innovazione, nell’urgenza del clima e nell’intelligenza artificiale.
Le immagini generate al computer fanno vedere alti edifici costruiti in legno, un mix di abitazioni “convenienti”, negozi e uffici, piste ciclabili riscaldate in inverno per ripulire la neve, auto e robot autonomi che evacuano i rifiuti e garantiscono consegne tramite tunnel sotterranei.
Il progetto immagina la creazione di un vero e proprio “strato digitale” che raddoppia il layout fisico, costituito da una miriade di sensori che raccolgono in modo massiccio tutti i dati possibili immaginabili per alimentare la gestione del distretto e dei suoi servizi urbani, con l’aiuto di sistemi di intelligenza artificiale.
Nel corso dei mesi molti hanno espresso serie preoccupazioni in merito alla riservatezza e al possibile uso commerciale di questi dati. Un clima di sospetto rafforzato dalle dimissioni di diverse figure di problemi di privacy digitale, reclutati dall’impegno di buona volontà dei Sidewalk Labs.
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