Giorgio Armani ha molti palazzi, fra questi nella base milanese dello stilista, un attico a New York City, l’isola al largo della Tunisia e lo chalet vicino a St. Moritz, insieme a lussuosi posatoi a Parigi, Lombardia, Antigua e oltre. Ma l’indirizzo che possiede un grande valore sentimentale è l’ex casa colonica che ha sapientemente ristrutturato negli anni ’80 e che ancora possiede, a Forte dei Marmi, una località balneare sulla costa toscana della Versilia.
Gli estimatori di Armani traggono continuamente ispirazione dalle stanze di Forte dei Marmi, sfogliando numeri vintage di riviste d’architettura come ad esempio AD.
La ex colonica è composta da un arredamento particolare con pannelli di alluminio bianco che si innalzano su pareti e soffitti come un battello ultramoderno, interrotto qua e là da lesene virtuali di legno levigato.
La stessa stuoia neutra diffusa in tutta la casa sale anche per la scala, i gradini di quest’ultima seguono il profilo a ziggurat di un mobile contenitore da incasso dotato di decine di ampi cassetti. In parte cassapanca e in parte architettura, ricorda una cassapanca giapponese kaidan-dansu a gradini.
Per quanto riguarda i divani e le sedie monumentali, sono così elementari che si potrebbero immaginarli rivestiti con successo in broccati principeschi o cotoni stampati indiani come lo sono nei toni sabbia caratteristici di Armani.
Will Cooper, direttore creativo dello studio di design AD100 ASH NYC, ha recentemente riesaminato le stanze di Armani a Forte dei Marmi, esprimendone ammirazione.