Nike ha annunciato l’intenzione di recidere i legami con altri sette importanti rivenditori, tra cui Urban Outfitters e Macy’s, mentre continua il suo incessante spostamento verso le vendite dirette al consumatore.
La nota azienda dell’abbigliamento sportivo ha annunciato che i suoi prodotti non saranno più immagazzinati in Urban Outfitters, DSW, Shoe Show, Dunham’s Sports, Olympia Sports, Big 5 Sporting Goods e Macy’s, segnando la sua più grande manovra ancora lontano da un modello di vendita di terze parti.
Il drammatico rifiuto di Nike di questi grandi marchi arriva mentre cerca di capitalizzare le vendite dirette al consumatore, dandogli una fetta molto più ampia dei profitti realizzati su ogni articolo.
Il passaggio dal tradizionale modello di vendita di terze parti, che ha visto i rivenditori abbassare il più possibile i prezzi dei propri prodotti per competere con il crescente predominio della vendita al dettaglio online, è in corso da tempo.
Nell’agosto dello scorso anno (2020), Nike ha rivelato che stava tagliando i legami con nove importanti grossisti, con una mossa audace che avrebbe visto i suoi prodotti non più disponibili in oltre 1000 negozi.
Nike ha improvvisamente smesso di vendere i suoi prodotti a una serie di “partner strategici” tra cui Zappos, Belk, Dillards, Boscov’s, Bob’s Stores, Fred Meyer, EBLens, VIM e City Blue.
La strategia diretta al consumatore di Nike vedrà anche il lancio di circa 200 negozi Nike Live, di piccolo formato, per garantire che sia ancora ampiamente rappresentato fisicamente sulla strada principale.
Nike non è l’unico grande marchio che adotta questa strategia, con il suo rivale chiave Adidas che ha annunciato una mossa simile. Per raggiungere questo obiettivo Adidas prevede di aumentare notevolmente la quantità di vendite effettuate direttamente ai consumatori attraverso i propri negozi e piattaforme di e-commerce.
Adidas afferma di aspettarsi che l’80% della sua crescita derivi dalle vendite dirette al consumatore, guidate principalmente da una significativa espansione digitale.
Il colosso tedesco dell’abbigliamento sportivo ha presentato un piano quinquennale che promette di raddoppiare i pagamenti agli azionisti e di portare i ricavi a oltre 30 miliardi di euro (25,6 miliardi di sterline) nei prossimi quattro anni.
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