Il giardino paesaggistico fu concepito in Inghilterra tra il 1710 e il 1730, cioè durante il periodo dell’Illuminismo europeo, che coincide con la diffusione della Massoneria in Inghilterra e in Europa. Molti proprietari terrieri e intellettuali del Settecento erano massoni. Tra loro c’erano personaggi famosi come Alexander Pope, Arbuthnot, Edward Harley, il conte di Chesterfield, James Addison, Richard Steele, Jonathan Swift, James Thomson, Lord Burlington, Lord Cobham, William Stuckley, Lord Montague, Voltaire, Montesquieu.
È infatti a questo punto della sua storia che la Massoneria si sviluppa come punto di riferimento per intellettuali, politici, nobili, artisti e architetti, favorendo così un continuo scambio di idee, valori estetici e credenze tra intellettuali inglesi ed europei.
I massoni credevano nella virtù, nel progresso, nell’uguaglianza, e contribuirono alla preparazione del terreno per le rivoluzioni democratiche di fine Settecento. Questi ideali illuministici (tolleranza, uguaglianza, universalismo, dovere civico, religione naturale, moralità) che essi contribuirono a diffondere attraverso i loro legami internazionali si riflettevano anche – attraverso l’iconografia e il design – nel primo giardino paesaggistico “emblematico”.
Una volta compreso l’importante ruolo che ha avuto la Massoneria nel Settecento e considerato che quegli intellettuali che appartenevano o avevano legami con questa società segreta erano anche responsabili degli sviluppi nelle arti – architettura del paesaggio inclusa – non possiamo che convenire che è importante ricercare il rapporto tra la Massoneria e il primo giardino paesaggistico inglese.
Gli umani, si dice, simboleggiano gli animali. In ogni fase della civiltà, le persone hanno fatto affidamento sull’espressione simbolica e i progressi nella scienza e nella tecnologia hanno solo aumentato la nostra dipendenza dai simboli. Il linguaggio dei simboli è considerato una scienza.
—> Iniziamo il nostro viaggio esoterico dalla Sicilia, precisamente dal grande parco creato nel 1799 da Ferdinando III di Borbone, quando la Rivoluzione Partenopea, spinta dalle truppe napoleoniche, lo cacciò da Napoli (ove regnava col nome di Ferdinando IV). Sembra che il sovrano volesse riprodurre le bellezze della reggia di Portici.
Comunque non si fece scrupolo di espropriare tutta una serie di terreni, per realizzare il suo progetto: un parco di circa 400 ettari che fu chiamato la Reale Tenuta della Favorita. Nel parco della Favorita alla fine del XVIII secolo una zona fu destinata a palloni e mongolfiere e nel 1790 vi viene effettuato il primo volo. Nel 1918 viene inaugurato l’aeroscalo della Favorita, che ospitava regolarmente i dirigibili.
Il parco, realizzato in stile francese su progetto dell’architetto palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia, era abbellito da lunghi viali alberati che delimitavano boschetti e radure, con esedre, sedili e fontane, e raggiunse i suoi fulgori nel corso dell’Ottocento.
La Sicilia è uno dei luoghi culturalmente più intriganti e storicamente ricchi del mondo. Situata al centro del Mediterraneo, a metà strada tra le sue sponde occidentali e orientali, nel punto in cui l’Europa quasi incontra l’Africa, è stata travolta da molteplici ondate di civiltà e ha sviluppato una propria cultura distinta e appassionata.
Conosciuta dagli antichi greci come l’isola di Persefone, era una parte vitale della Magna Grecia, dove i filosofi Empedocle e Platone cercarono di implementare la saggezza all’indomani della scuola di Pitagora oltre lo stretto nella vicina Crotona. Nel X e XI secolo, la Sicilia divenne un brillante centro della cultura araba quando Palermo divenne il gioiello del mondo islamico con i suoi poeti, geografi e moschee.
Nel XII secolo l’impulso normanno in arrivo creò la terra più tollerante, multiculturale e radiosa del suo tempo, un luogo dove coesistevano e prosperavano cattolici, bizantini, ebrei e musulmani. Era un’isola dove la conoscenza esoterica scorreva attraverso antichi filosofi, sufi, trovatori neoplatonici, cabalisti e cercatori del Graal.
Unisciti a studiosi, artisti, scrittori e storici mentre esplorano queste dimensioni della Sicilia. Dai filosofi presocratici ai poeti musulmani fino all’imperatore del Sacro Romano Impero Federico II, “Stupor Mundi”, la storia culturale di quest’isola è profonda, potente e inaspettata.
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FONTI
pastpreservers masonic / James Stevens Curl, L’arte e l’architettura della massoneria , Londra, 1991 / wikipedia / Gregory B. Stewart freemason / Maynard, Mack, The Garden and the City: Retirement and Politics in the Later Poetry of Pope 1731-1743 , London Oxford University Press, 1969 / Swami Prabhavananda / Calogero Musumeci / Rudolf Steiner /…